Kubla Khan, per intero Kubla Khan; o, a Vision in a Dream, frammento poetico di Samuel Taylor Coleridge, pubblicato nel 1816. Secondo Coleridge, ha composto l’opera di 54 versi mentre era sotto l’influenza del laudano, una forma di oppio. Coleridge credeva che diverse centinaia di versi della poesia gli fossero pervenuti in sogno, ma è stato in grado di ricordare solo questo frammento dopo il risveglio.
La poesia inizia con questi versi ben noti:
A Xanadu ha fatto Kubla Khan
Un decreto maestoso della cupola del piacere:
Dove scorreva Alph, il fiume sacro
Attraverso caverne incommensurabili per l’uomo
Fino a un mare senza sole.
e conclude:
Fagli un cerchio attorno tre volte,
E chiudi gli occhi con santo timore,
perché si è nutrito di rugiada di miele,
e ha bevuto il latte del paradiso.
Perché dell’immaginario esotico e della cadenza ritmica del poema, i primi critici decisero che dovesse essere letto semplicemente come una réverie e apprezzato per le sue qualità vivide e sensuali. Dopo aver studiato gli interessi mitologici e psicologici di Coleridge, i critici successivi hanno ritenuto che il lavoro avesse una complessa struttura di significato ed era fondamentalmente una poesia sulla natura del genio umano.