Dopo il funerale di sua madre, uccisa a Berlino da un bombardamento alleato, Ralf dice a Bruno e Gretel che Elsa suggerisce di vivere con un parente dove è più sicuro; in verità, la madre non vuole che i suoi figli vivano con il padre assassino. Il padre di Shmuel è scomparso dopo aver partecipato a una marcia e Bruno decide di riscattarsi aiutando Shmuel a trovare suo padre. Indossando un vestito a strisce da prigioniero e un berretto per coprire la sua testa non rasata, Bruno scava sotto la recinzione per unirsi a Shmuel. È scioccato nel vedere i tanti ebrei malati e dall’aspetto debole, e Sonderkommandos accompagna i ragazzi a una marcia con altri detenuti.
A casa, Gretel ed Elsa scoprono la scomparsa di Bruno ed Elsa irrompe nella riunione di Ralf per avvertirlo che Bruno è scomparso. Ralf ei suoi uomini iniziano una ricerca, seguiti da Elsa e Gretel. Un cane rintraccia l’odore di Bruno nei suoi vestiti scartati fuori dal recinto e Ralf entra nel campo. Bruno, Shmuel e i detenuti vengono portati in uno spogliatoio e gli viene detto di togliersi i vestiti per una “doccia”. Sono tutti imballati. in una camera a gas quando le luci si spengono, con Bruno e Shmuel che si tengono per mano confortandosi a vicenda mentre un soldato Schutzstaffel versa palline di Zyklon B all’interno della camera, ei prigionieri iniziano a farsi prendere dal panico per la paura. Quando Ralf si rende conto che è in corso una gasatura, grida il nome di suo figlio; al recinto, Elsa e Gretel sentono le grida di Ralf e cadono in ginocchio per la disperazione. Il film termina mostrando la porta chiusa della camera a gas ora silenziosa, indicando che tutti i prigionieri, compresi Bruno e Shmuel, sono morti.