Chi erano gli ugonotti? L’origine della parola è oscura, ma era il nome dato nel XVI secolo ai protestanti in Francia, in particolare dai loro nemici.
L’impatto della Riforma protestante fu avvertito in tutta Europa all’inizio del XVI secolo Secolo. I suoi maggiori protagonisti furono il tedesco Martin Lutero e il francese Jean Calvin. In Francia il Calvinismo penetrò in tutti i ranghi della società, specialmente in quelli degli artigiani letterati nelle città e della nobiltà. Ci furono otto guerre civili in Francia tra il 1562 e il 1598: le guerre di religione.
Sarà istituita una chiesa protestante in Inghilterra. Da questa chiesa discende quella di Soho Square, a Londra.
Nel 1589 il protestante Henri de Bourbon, re di Navarra, ereditò il trono di Francia dopo la morte dei suoi tre cugini Valois, figli di Catherine de Médicis. La guerra civile continuò, così nel 1593, nello spirito di “Parigi vale una messa”, Henri si convertì al cattolicesimo. Cinque anni dopo le guerre civili finirono e Henri emanò l’Editto di Nantes che concesse agli ugonotti, ai suoi ex correligionari e compagni d’armi, notevoli privilegi, inclusa un’ampia libertà religiosa. Nel corso del tempo gli ugonotti divennero sudditi fedeli della corona francese.
Tuttavia, la loro posizione divenne sempre più insicura poiché il re Luigi XIV, nipote di Enrico IV, ascoltava sempre di più coloro che gli consigliavano l’esistenza di questo considerevole religioso la minoranza era una minaccia per l’autorità assoluta del monarca. A poco a poco i privilegi degli ugonotti furono erosi. Negli anni ottanta del Seicento i protestanti di alcune parti della Francia furono deliberatamente terrorizzati dall’accumulo di truppe indisciplinate nelle loro case. Infine, nel 1685 Luigi revocò l’editto di Nantes, esiliando tutti i pastori protestanti e allo stesso tempo il tempo proibiva ai laici di lasciare la Francia. Con grande sorpresa del governo molti se ne andarono, spesso con grande rischio per se stessi. Gli uomini che furono catturati, se non giustiziati, furono mandati come schiavi della flotta francese nel Mediterraneo. imprigionati e i loro figli mandati in conventi.
Circa 200.000 ugonotti lasciarono la Francia, stabilendosi nell’Europa non cattolica: Paesi Bassi, Germania, in particolare Prussia, Svizzera, Scandinavia e persino in Russia, dove gli artigiani ugonotti potevano trovare clienti alla corte degli zar. La Compagnia olandese delle Indie orientali ne inviò alcune centinaia al Capo per sviluppare i vigneti nell’Africa meridionale. Circa 50.000 vennero in Inghilterra, forse circa 10.000 mesi ving in Irlanda. Quindi ci sono molti abitanti di queste isole che hanno sangue ugonotto nelle vene, anche se non portano ancora uno dei centinaia di nomi francesi di coloro che si sono rifugiati qui – portando così la parola “rifugiato” nella lingua inglese.
A causa del clima politico del tempo, in una Gran Bretagna fortemente sospettosa degli obiettivi della Francia di Luigi XIV, e in effetti in procinto di iniziare una serie di guerre per frenare quelle ambizioni, gli ugonotti erano nel complesso accolti qui.
Questa mappa indica le rotte principali utilizzate dai rifugiati ugonotti, i paesi in cui si sono recati e il numero di stabilimenti in ciascuna area.
Tuttavia, come mostra la letteratura degli opuscoli dell’epoca, non potevano sfuggire del tutto alle accuse rivolte agli immigrati da tempo immemorabile: la loro presenza minacciava posti di lavoro, standard di alloggio, ordine pubblico, moralità e igiene e persino che mangiavano cibi strani! Per almeno mezzo secolo gli ugonotti rimasero un riconoscibile le minority, facendo sentire la loro presenza nel settore bancario, nel commercio, nell’industria, nel commercio di libri, nelle arti e nell’esercito, sulla scena e nell’insegnamento. Sebbene molti conservassero la loro organizzazione e adorazione calvinista – trattata più generosamente dal governo rispetto alla non conformità autoctona – intorno al 1760 avevano cessato di distinguersi come stranieri, anche seguendo il percorso della conformità anglicana nella religione che alcuni avevano intrapreso fin dall’inizio.