Tipologia delle forme dei vasi greci

La ceramica dell’antica Grecia ha una lunga storia e la forma delle forme dei vasi greci ha avuto una continua evoluzione dalla ceramica minoica fino all’era ellenistica. Come dice Gisela Richter, le forme di questi vasi trovano la loro “espressione più felice” nel V e VI secolo aC, tuttavia è stato possibile datare vasi grazie alla variazione della forma di una forma nel tempo, fatto particolarmente utile nella datazione articoli non verniciati o semplici nero lucido.

A Anfora di Nolan, un tipo con un collo più lungo e stretto del solito, da Nola

Coppa komast attica, una varietà di kylix, Louvre

Diagramma delle parti di un tipico vaso ateniese, in questo caso un cratere a volute

Il compito di nominare le forme dei vasi greci non è affatto semplice (per convenzione il termine “vaso” ha un significato molto ampio nel campo, coprendo tutto ciò che è un vaso di qualche tipo). Il tentativo degli archeologi di abbinare le forme dei vasi con quei nomi che ci sono giunti dalla letteratura greca iniziò con il libro di Panofka Recherches sur les veritables noms des vases grecs del 1829, la cui sicura affermazione di aver riscoperto l’antica nomenclatura fu rapidamente contestata da Gerhard e Letronne.

Alcuni vasi sopravvissuti erano etichettati con i loro nomi nell’antichità; questi includevano un’idria raffigurata sul vaso François e una kylix che dichiara: “Io sono la kylix decorata dell’adorabile Phito” (BM, B450). I vasi in uso sono talvolta raffigurati nei dipinti su vasi, che possono aiutare gli studiosi a interpretare le descrizioni scritte. Gran parte delle nostre informazioni scritte sui vasi greci provengono da scrittori tardivi come Athenaios e Polluce e altri lessicografi che descrissero vasi a loro sconosciuti, e i loro racconti sono spesso contraddittori o confusi. Con questi avvertimenti, i nomi dei vasi greci sono abbastanza ben stabiliti anche se tali nomi sono una questione di convenzione piuttosto che un fatto storico.

I seguenti vasi sono per lo più attici, del V e VI secolo, e seguono la convenzione di denominazione Beazley. Molte forme derivano da vasi di metallo, in particolare in argento, che sopravvivono in numero molto minore. Alcuni vasi di ceramica erano probabilmente intesi come sostituti più economici di questi, sia per l’uso che per essere collocati come corredi funerari. Alcuni termini, specialmente tra i tipi di ky lix o bicchiere, combina una forma e un tipo o posizione di decorazione, come nella coppa a fascia, nella coppa per gli occhi e altri. Alcuni termini sono definiti dalla funzione tanto quanto dalla forma, come gli aryballos, che successivamente i vasai trasformarono in ogni sorta di fantasiose forme nuove.

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