Muffa melmosa, una qualsiasi delle circa 500 specie di organismi primitivi contenenti veri nuclei e somiglianti sia a protisti protozoi che a funghi.
Il termine muffa melmosa abbraccia un insieme eterogeneo di organismi la cui giustapposizione riflette una confusione storica tra somiglianze superficiali e relazioni reali. I Myxomycetes (vere muffe melmose) sono caratterizzati da uno stadio plasmodiale e da corpi fruttiferi definiti. Altre muffe melmose includono Protostelia (muffe melmose semplici), Acrasia (muffe melmose cellulari), Plasmodiophorina (muffe melmose parassite) e Labyrinthulina (muffe melmose nette). Le muffe melmose si trovano in tutto il mondo e in genere prosperano in condizioni buie, fresche e umide come quelle prevalenti sui pavimenti delle foreste. Batteri, lieviti, muffe e funghi forniscono la principale fonte di nutrimento della muffa melmosa, sebbene la Plasmodiophorina si nutra parassiticamente delle radici di cavoli e di altre piante della famiglia della senape.
Il ciclo di vita dei Myxomycetes è, permettendo per variazioni minori, rappresentative di quella delle muffe melmose in genere. Il ciclo inizia con una spora che ha un diametro da 4 a 15 micrometri (1 micrometro equivale a 0,001 mm, o 0,000039 pollici) e che, in presenza di acqua, rilascia una piccola massa di citoplasma chiamata cellula sciame. È spinto da appendici simili a fruste (flagelli) fino a quando non viene a contatto con una superficie e produce pseudopodi (lobi di materiale cellulare) che gli consentono di strisciare lungo. Nella sua fase strisciante assomiglia a un’ameba ed è noto come mixamoeba. Sia le cellule dello sciame che le mixamoebe funzionano come cellule sessuali (gameti) e la fusione di due di queste cellule costituisce l’atto riproduttivo dei mixomiceti che inizia la fase successiva di crescita, il plasmodio.
Poiché i flagelli sono permanentemente retratti , la cellula fecondata inizia a crescere per divisione ripetuta dei suoi nuclei. Il plasmodio si muove gradualmente in onde successive, creando una caratteristica forma a ventaglio. Uno strato di melma, in alcune specie simile alla saliva o al muco, copre l’intero plasmodio.
La metamorfosi più notevole delle muffe melmose avviene dopo: la crescita dal plasmodio informe a un caso di spore organizzato in modo complesso, o sporangio. Le goccioline si formano sulla parete cellulare e si uniscono per formare un cuscino e quindi un gambo che può crescere fino a raggiungere una larghezza di 1,25 cm (0,5 pollici) e un’altezza di 2,5 cm (1 pollice). Quando la colonna diventa viola e poi nera, lo sporangio si forma sulla sua punta, riempito con le spore scure. Il muro di sporangio si asciuga e si disintegra, consentendo alle correnti d’aria o a un movimento improvviso di rilasciare le spore e ricominciare il ciclo.