Frontiere in psicologia

Oltre ai corsi sullo stesso EP (idealmente con la psicologia comparata integrata in essi), penso sia importante che tutti gli studenti di psicologia apprendano la biologia evolutiva di base e l’ecologia comportamentale antropologia fisica in cui tali classi esistono ancora), completamente indipendente dalla psicologia. Ciò comprende gran parte delle conoscenze di base di cui hanno bisogno per avvicinarsi alla psicologia da una prospettiva evolutiva, sia in termini di contenuto effettivo di tali classi, ma anche per il semplice fatto di essere esposti a complessi meccanismi adattati in un’ampia gamma di specie, dando loro la prospettiva appropriata sui meccanismi comportamentali umani. Sospetto che senza produrre una generazione di studenti di psicologia che comprendano adeguatamente l’evoluzione, combatteremo sempre una battaglia persa per avere approcci evolutivi integrati nella psicologia tradizionale. Anche se potessimo, dall’oggi al domani, instillare un ardente desiderio in tutti gli psicologi di affrontare la loro ricerca da una prospettiva evolutiva, questo probabilmente ostacolerebbe più che aiutare il nostro campo perché non sarebbero in grado di fare ricerche adeguatamente informate da una comprensione dell’evoluzione.

Anche se penso che sia importante pubblicare le nostre scoperte sulle riviste di psicologia tradizionali (per quanto arduo possa essere questo compito), penso che potrebbe effettivamente essere una buona idea smettere di cercare di spiegare cosa sia l’EP a coloro che non sono il campo. Finora ciò sembra essere servito principalmente a focalizzare l’opposizione e, come ho affermato qui, parte di tale opposizione potrebbe essere almeno parzialmente giustificata. Come mostra un breve sondaggio sui tipi di articoli pubblicati sul campo, i riassunti che sono stati prodotti non riflettono realmente la maggior parte delle ricerche condotte, comunque. Mi chiedo se una strategia più efficace potrebbe essere quella di indirizzarsi invece al mainstream (idealmente ad alto impatto) sbocchi per scoperte che non sarebbero mai state studiate senza un approccio evolutivo, o di fenomeni che non hanno senso se non alla luce dell’evoluzione. L’EP è anche una disciplina molto favorevole ai media (qualcosa che sospetto ci renda di più di un obiettivo dei nostri colleghi tradizionali di quanto potremmo essere altrimenti). Idealmente, saremmo in grado di utilizzare tale interesse in un modo più strategico di quanto facciamo attualmente, ancora una volta, facendo studi più ampiamente conosciuti in cui aspetti della psicologia umana fanno solo senso alla luce di principi evolutivi generali consolidati: i tipi di risultati che non dipendono da assunzioni non testate sui nostri recenti antenati o dalla struttura e natura dei nostri cogniti cinque meccanismi, ma piuttosto sono corollari diretti, essenzialmente inconfutabili di principi evolutivi fondamentali. Un buon esempio di tale scoperta sono le preferenze di odore dipendenti da MHC scoperte da Wedekind et al. (1995). Questi sono i tipi di risultati che credo convinceranno più probabilmente gli scettici del valore del nostro approccio e che potrebbero gettare le basi di una psicologia che integra veramente l’evoluzione.

Conflitto di interessi

L’autore dichiara che la ricerca è stata condotta in assenza di rapporti commerciali o finanziari che potrebbero essere interpretati come un potenziale conflitto di interessi.

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