Tulip Mania, chiamata anche Tulip Craze, Tulpenwindhandel olandese, una frenesia speculativa nell’Olanda del XVII secolo per la vendita di bulbi di tulipani. I tulipani furono introdotti in Europa dalla Turchia poco dopo il 1550 ei fiori dalla forma delicata e dai colori vivaci divennero un oggetto popolare anche se costoso. La domanda di varietà di tulipani di colore diverso superò presto l’offerta ei prezzi per i singoli bulbi di tipi rari iniziarono a salire a livelli ingiustificati nel nord Europa. Intorno al 1610 un solo bulbo di una nuova varietà era accettabile come dote per una sposa, e un fiorente birrificio in Francia fu scambiato con un bulbo della varietà Tulipe Brasserie. La mania raggiunse il suo apice in Olanda tra il 1633 e il 1637. Prima del 1633 il commercio di tulipani in Olanda era stato limitato a coltivatori professionisti ed esperti, ma i prezzi in costante aumento indussero molte famiglie ordinarie della classe media e povere a speculare sul mercato dei tulipani. Case, proprietà e industrie furono ipotecate in modo che le lampadine potessero essere acquistate per la rivendita a prezzi più alti. Le vendite e le rivendite sono state effettuate molte volte senza che i bulbi lasciassero mai il suolo e rare varietà di lampadine vendute per l’equivalente di centinaia di dollari ciascuna. Il crollo avvenne all’inizio del 1637, quando sorsero dubbi sul fatto che i prezzi avrebbero continuato ad aumentare. Quasi dall’oggi al domani la struttura dei prezzi dei tulipani è crollata, spazzando via fortune e lasciando dietro di sé la rovina finanziaria per molte famiglie olandesi ordinarie.