L’ensō simboleggia l’illuminazione assoluta, la forza, l’eleganza, l’universo e il mu (il vuoto). È caratterizzato da un minimalismo nato dall’estetica giapponese.
Disegnare ensō è una pratica creativa e disciplinata della pittura a inchiostro giapponese, sumi-e. Gli strumenti e i meccanismi per disegnare l’ensō sono gli stessi usati nella calligrafia giapponese tradizionale: si usa un pennello per applicare l’inchiostro al washi (una sottile carta giapponese).
Il cerchio può essere aperto o chiuso . Nel primo caso, il cerchio è incompleto, consentendo il movimento e lo sviluppo così come la perfezione di tutte le cose. I praticanti Zen collegano l’idea al wabi-sabi, la bellezza dell’imperfezione. Quando il cerchio è chiuso, rappresenta la perfezione, simile alla forma perfetta di Platone, il motivo per cui il cerchio è stato utilizzato per secoli nella costruzione di modelli cosmologici (vedi Tolomeo).
Di solito, una persona disegna l’ensō in un unico tratto fluido ed espressivo. Quando viene disegnato secondo lo stile sōsho (corsivo) della calligrafia giapponese, la pennellata è particolarmente rapida. Una volta disegnato l’ensō, non lo si cambia. Evidenzia il carattere del suo creatore e il contesto della sua creazione in un periodo di tempo breve e continuo. Disegnare ensō è una pratica spirituale che si potrebbe eseguire anche una volta al giorno.
Questa pratica spirituale di disegnare ensō o scrivere calligrafia giapponese per se stessi. realizzazione è chiamata hitsuzendō. Ensō esemplifica le varie dimensioni della prospettiva e dell’estetica giapponese wabi-sabi: fukinsei (asimmetria, irregolarità), kanso (semplicità), koko (base; alterato), shizen (senza pretese; naturale), yugen (sottilmente grazia profonda), datsuzoku (gratuito dom) e seijaku (tranquillità).